é la mia prima storia su junjou romantica sarà interamente dedicata ad Akihiko e Misaki per ora sono ferma qui, gli altri capitoli non vogliono essere scritti spero vi piaccia ^^
Cap1 Biglietti
In una casa un ragazzo teneva un piccolo libro nella sua mano, un libro, un nuovo libro del suo coinquilino, un boy love, di Akikawa Yayoi, meglio noto come Akihiko Usami, conosciuto meglio come Usagi-San.
Il ragazzo solo tenendo quel libro nella sua mano, tremava di rabbia, come al solito, aveva usato il suo nome senza il suo permesso, ma dopo tutto questo si era quasi abituato alla cosa, ma non osava leggerlo, avevo il cuore in gola, stava addirittura sudando freddo. Con fatica aprì una pagina a caso.
Akihiko stringeva nelle sue enormi braccia, il corpo infreddolito di Misaki.
- Akihiko ... – disse misaki con una voce tremante per il freddo e sbattendo i denti.
- Non temere Misaki, con il mio corpo ti riscalderò, non permetterò che tu muoia di freddo, poiché altrimenti morirei anche io – disse Akihiko mentre lo spogliava – Con il mio corpo il calore aumenterà e potrai restare con me – sorrise dolcemente
Il suono di queste parole riscaldò il giovane Misaki più di una stufa più d’ogni altra cosa, ora lui desiderava solo restargli accanto .
- Akihiko ... – pronunciò con una debole e tremante.
Akihiko con dolcezza avvicinò le sue labbra a quelle di Misaki con dolcezza lo pose sul suo corpo ed iniziò a stringerlo e iniziò a spingere dentro di lui. Dei gridi di piacere uscivano con dolcezza dalla bocca del giovane Misaki che aveva abbracciato il corpo di Akihiko.
- Ti amo – Pronunciò Akihiko mentre continuava a spingere.
- Anche io ti amo –Pronunciò il giovane Misaki che aveva aggrappato le sue mani ai capelli del suo amato.
Il ragazzo buttò per terra il libro con una violenza inaudita. Il sbatté vicino alla porta, alla stanza dove Akihiko lavorava e dove di sicuro in quel momento stava dormendo, e quel botto l’avrebbe di sicuro svegliato.
Misaki sapeva questo che significava, ed iniziò a scappare via, ma era troppo tardi, Akihiko era già li.
<< Hei Misaki! >> disse una voce che Misaki conosceva bene
<< Oh no... no ... sono fritto! >> pensò il ragazzo
<< Misaki fermati! >> gridò Usagi
<< Co...Co...Co. Cosa... C’è? >> domandò il ragazzo balbettando e tremando, perché sapeva quello che gli avrebbe fatto, lo immaginava nella sua testa.
Misaki vedeva Akihiko li, come al solito a molestarlo, e lui non voleva almeno quella volta non voleva. Avrebbe voluto correre, ma il suo corpo era immobile, le gambe non volevano reagire, anche se la sua menta gli ordinava di farlo.
<< sono proprio fritto! >> pensò nuovamente mentre sentiva i passi d’Akihiko avvicinarsi a lui.
Akihiko ormai sempre più vicino al corpo di Misaki, incominciava a tendere le braccia verso di lui per abbracciarlo.
<< Smettila, oggi non voglio! Usagi-san! >>
Akihiko sembrò non udire quelle parole ed abbracciò Misaki, prese il ragazzo per un braccio e lo portò sul divano.
<< Smettila >>
<< Misaki! >> pronunciò il suo con una voce calda e profonda tanto da far sciogliere Misaki.
<< Usa... Usagi-san...>> disse il ragazzo con un tono dolce che pareva sciogliersi.
<< Ti amo... ti amo Misaki ...>> sussurro nelle orecchie di Misaki, con una tonalità molto profonda la stessa tonalità che faceva cadere ai suoi piedi il giovane ragazzo.
<< Usagi... san >> disse Misaki con una debole e flebile voce.
<< Ti amo ! >> Akihiko continuava a sussurrare quelle dolci parole a Misaki.
<< Zitto! >> Misaki pronunciò queste parole con una voce flebile, Akihiko quasi non ne percepì il suono.
Akihiko incominciò a togliere il pantalone a Misaki, che non fece resistenza, non n’aveva la forza.
Poteva non sembrare, ma Misaki ricambiava i sentimenti di Usagi, ma non riusciva a dire quelle due piccole parole “ Ti amo”. Misaki non era come Akihiko che le riusciva a ripetere in continuazione e quasi incessantemente.
Tutte le attenzioni che Akihiko gli dava, lo facevano arrabbiare, ma non riusciva mai a resistergli, non ricuciva mai a tenergli testa, riusciva solo a cadere ai suoi piedi, ad essere sedotto da lui.
Ora erano li, entrambi nudi e Misaki era posseduto, posseduto da Usagi, che in quell’istante gli faceva provare piacere, del sano e vero piacere.
<< Ti amo >> gli sussurrò nuovamente
Misaki questa volta non riusciva ad opporsi, non riusciva a dire nulla, dalla sua voce non usciva nessuna parola ma solo dei dolcissimi gridi di piacere.
<< Ah... ah... U.... Usagi! >>
Nell’aria si sentivano solo quei gridi, e le dichiarazioni d’Usagi.
Dopo un po’ di tempo, i due erano seduti sul quel divano
<< Misaki >> disse mentre accendeva una sigaretta << Sei in vacanza giusto? >>
<< Io si! L’università è chiusa per restaurazione, devono aggiustare delle strutture, la aprono fra quattro settimane>> disse Misaki << Una vera tortura ! >> pensò fra se e se.
<< Bene, Misaki chiudi gli occhi >> disse Akihiko mentre prendeva dalla tasca qualcosa.
<< Che hai intenzione di fare? Pervertito! >> disse Misaki con aria sospetta
<< Se non chiudi non ti faccio vedere! >>
<< Ok >>
Misaki chiuse gli occhi, e stranamente non sentiva abbracci od altro.
<< Puoi aprirli >>
Akihiko mise nella mano due fogli piccoli fogli di carta, erano dei biglietti, dei biglietti per il planetario.
<< e questi? >>
<< La sorpesa non è ancora finita! >> disse Akihiko sfoggiando un sorriso dolce, << I biglietti sono per oggi, quindi ti devi preparare! >>
<< E me lo dici così? >> disse Misaki.
Akihiko si avvicinò a Misaki, ed appoggiò la mano sui suoi capelli arruffandoli, poi prese il volto nelle sue grandi mani calde e con dolcezza lo baciò.
<< Vai a prepararti! >>
<< Ok >>
Disse misaki andando a mettersi qualcosa di comodo, non sapendo la sorpresa che Akihiko gli aveva preparato.
<< Chissà che ha intenzione di Fare quello stupido di Usagi! >> pensò << Tanto vale provarci, ma se fa qualcosa di perverso qualcosa giuro che me ne andrò da qui >>.
Così Misaki decide che qualunque cosa sarebbe accaduta, avrebbe lasciato per sempre quella casa
